E non finisce qui

Quando uno scrittore cerca di trasformare le vicende della propria famiglia in un’opera narrativa si incammina lungo una scarpata scivolosa: rischia di cadere ad ogni passo. Spero soltanto che i miei ruzzoloni non siano stati rovinosi.
Solo i nonni sono in grado di ricostruire i fatti sepolti nella memoria: è così che le storie si tramandano. La saga della mia famiglia, anche se può apparire un romanzo, è un intreccio reale che, grazie alle mie minuziose ricerche, è stato possibile farla risalire sino al lontano 1829. Sul palcoscenico della vita nell’arco di sei generazioni, come se si alternassero tanti scenari teatrali, uomini e donne hanno vissuto le loro esistenze in un susseguirsi fatti storici e di avvenimenti realmente vissuti. Scorci di vita in una Roma oggi scomparsa, realtà di una Bari diversa, le nostre esistenze spesso inaspettate hanno contribuito alla storia della famiglia di Paolo Tittozzi.