INTRONIZZAZIONE PAPA LEONE XIV TRA RITI E SIMBOLI

Il Papa, capo dello Stato della Città del Vaticano e della Chiesa cattolica è un monarca assoluto sui generis. Infatti, a differenza dell’Arabia Saudita, della Giordania, del Qatar e del Kuwait in cui vige un monarca assoluto con tutti i poteri esecutivi, legislativi e giudiziari e senza un parlamento, il Papa non ha il potere di scegliere il proprio successore e deve operare all’interno delle regole dettate dal diritto canonico.

La prima incoronazione papale storicamente documentata è stata quella di papa Niccolò I che nell’858 venne incoronato con la tiara, ossia con tre corone sovrapposte che indicavano il triplice potere pontificio: padre dei principi e dei re, rettore del mondo e vicario di Cristo sulla terra.

L’ultima incoronazione con la tiara è stata invece quella di papa Paolo VI nel 1963. Fu il cardinale protodiacono Alfredo Ottaviani a porre il triregno sul capo di papa Montini e pronunciare, per l’ultima volta, l’antica formula: “Prendi la tiara ornata con tre corone e sappi che tu sei padre dei principi e dei re, rettore del mondo e vicario in terra del Nostro Salvatore Gesù Cristo, a lui gloria e onore nei secoli dei secoli”. L’anno successivo Papa Montini decise di abbandonare questa antica pratica mettendo la tiara in vendita in beneficenza per aiutare i poveri e l’allora arcivescovo di New York, cardinale Francis Joseph Spellman, la acquistò con una sottoscrizione che superò il milione di dollari: da allora la tiara è conservata nel Santuario dell’Immacolata Concezione di Washington. Anche la sedia gestatoria ovvero il trono mobile sul quale il Papa veniva portato a spalla per poter       essere visto più facilmente dai fedeli durante le cerimonie venne abolita da Giovanni Paolo II nel 1978.

 

Papa Giovanni XXIII con tiara e sedia gestatoria

I papi successivi decisero, ognuno per proprio conto, di non usare più il rito di incoronazione è di sicuro questi sono i più evidenti riti scomparsi della moderna Chiesa cattolica. Tuttavia Paolo VI, pur abbandonando l’uso della tiara e non usando la sedia gestatoria, non rinunciò all’utilizzo di tutti gli altri riti iniziali del pontificato come il pallio, l’anello del pescatore e l’Evangeliario.

Oggi il rito di intronizzazione che Leone XIV ha presieduto in piazza San Pietro domenica 18 maggio, alla presenza di numerosi capi di Stato, di governo e monarchi provenienti da tutto il mondo davanti a circa 200.000 fedeli e trasmesso in mondovisione dalla TV vaticana è stato scandito da quattro momenti diversi.

La celebrazione eucaristica per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, che oggi sostituisce quella che anticamente era la messa di incoronazione, è preceduta da due passi altamente significativi.

Prima dell’inizio della celebrazione il Papa si reca, con i patriarchi delle Chiese orientali, al sepolcro di San Pietro, dove sosta brevemente in preghiera e subito dopo il cardinale protodiacono prende il pallio e lo impone sulle spalle del Papa. Poi lo stesso cardinale consegna al Papa l’anello del pescatore con queste parole: “Beatissimo Padre, lo stesso Cristo, Figlio del Dio vivente, Pastore e Vescovo delle nostre anime, che ha edificato la sua Chiesa sulla roccia, ti dono l’anello, sigillo di Pietro il pescatore.”

Il pallio, che rappresenta il simbolo della passione e resurrezione di Cristo, quindi l’emblema della chiesa cristiana, è una stretta fascia di lana bianca, di circa cinque centimetri di larghezza incurvata al centro per poterla poggiare sopra la casula sacerdotale (veste liturgica che il sacerdote indossa durante la celebrazione della Messa). Il pallio è simbolicamente decorato con sei croci nere che rappresentano le ferite di Cristo ed è guarnito con tre spille d’oro e gioielli, dette “acicule” che rappresentano i tre chiodi con cui Cristo venne crocifisso.

Papa Leone XIV con il pallio e l’anello del pescatore

Successivamente la processione iniziale prosegue, accompagnata dal canto delle Laudes Regiae, con la celebrazione eucaristica che segna l’inizio del ministero petrino.

Con la presa di possesso che Papa Prevost farà il 20 maggio della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura e poi il 25 maggio con la presa di possesso della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore si conclude la liturgia dell’intronizzazione papale iniziata il 21 aprile 2025, con la morte di Papa Francesco e terminano anche questi articoli con i quali credo abbia contribuito a svelare alcuni dei tanti riti che costellano i cerimoniali della Chiesa cattolica apostolica romana.

        “Ad maiora semper”

 

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